IMPATTO DEL COVID-19 SULLE FIERE ITALIANE DI CARATTERE INTERNAZIONALE E PREVISIONI PER IL FUTURO
Questo è il quarto capitolo della serie di articoli di ExpoNetwork che illustrano i Risultati della Ricerca Strategica sull’Impatto del Covid-19 sulle Manifestazioni Fieristiche Italiane di livello internazionale, condotta da GRS Research & Strategy, e promossa dal Comitato Fiere Industria (CFI) e i dagli Organizzatori fieristici suoi associati, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Alla fine del percorso sarà possibile accedere al link per scaricare le slide con il riassunto dei dati raccolti.
La ricerca ha inteso indagare le problematiche che hanno dovuto affrontare espositori e buyer/visitatori di fronte alla chiusura degli eventi fieristici e le soluzioni esperite.
La rilevazione è stata condotta su due periodi: settembre e dicembre 2020. L’obiettivo dello studio è stato di rilevare eventuali trend ed evoluzioni degli atteggiamenti degli interessati oltre che le intenzioni di partecipazione futura.
L’indagine ha coinvolto, per ciascuna rilevazione, un campione di oltre 1200 espositori (di cui oltre il 30% esteri) e di oltre 6000 visitatori-buyer (di cui oltre il 30% esteri), contattati con modalità CAWI (questionario online) dai rispettivi organizzatori.
Le manifestazioni che hanno preso parte alla ricerca sono state le seguenti 24 Fiere associate a CFI:
La ricerca ha beneficiato del coordinamento scientifico della Prof.ssa Francesca Golfetto (Osservatorio Fiere, Università Bocconi).
La ricerca è stata suddivisa in 4 “capitoli”. Questo percorso di articoli si compone come segue:
Sul tema degli sforzi e dei budget da destinare alle iniziative pre-acquisto nel futuro prossimo, più del 40% dei visitatori prevede una riduzione dei budget destinati a fiere e a visite ai fornitori, a fronte di un aumento di impegno sul fronte delle ricerche digitali (60% degli intervistati).
Quello che si evince dalla slide 32, è che da settembre a dicembre c’è stato un aumento del numero di aziende che diminuiranno il proprio budget per il 2021 per visite a fornitori e per le fiere.
Andando ad approfondire questo elemento, quello che emerge è che prevale ancora il problema del contagio, ma è presente anche il timore di una fiera inefficiente (scarsità di espositori).
Il concetto di fiera inefficiente (quindi con scarsità di espositori) è un elemento determinante di contestualizzazione da parte del buyer. Proprio perché dovrà scegliere con attenzione a quali fiere partecipare, il ruolo e la presenza degli espositori è determinante.
È stato chiesto ai buyer in che modo prevedono di ridurre gli sforzi e budget per visitare le fiere nel 2021, ed i dati sono i seguenti. I risultati sono molto allineati nelle due wave (settembre 2020 vs dicembre 2020):
La contrazione dei budget comporterà minori visite e minor durata delle visite, con focalizzazione sulle fiere essenziali ed maggior ricorso agli eventi online.
Cambiamento di budget ancora più marcato per gli espositori, il 50% dei quali stima una riduzione del budget fieristico, contro il 70% che stima una crescita del budget dedicato al digital marketing.
Si viaggerà di meno, e si investirà di più sul digital marketing.
Ma dall’altra parte il viaggiare di meno significa una opportunità per l’industria delle fiere, se riuscirà a creare quell’experience in termini di quantità + qualità + human touch che porti gli espositori a vedere nell’investimento fieristico il modo migliore per massimizzare gli investimenti.
Dall’altra parte è necessario fare un approfondimento specifico sul concetto i riduzione dei budget per le fiere:
I dati raccolti evidenziano in modo chiaro che la riduzione del budget fieristico comporterà la partecipazione solo agli eventi essenziali e una riduzione del personale presente alle fiere e delle relative spese.
Se questo dato viene visto in una logica più verticale, potrebbe significare anche budget dedicati a specifiche fiere più alti, a fronte di una riduzione del budget totale dedicato alle fiere in riduzione.
Questo elemento è un punto determinante per comprendere al meglio quello che sarà lo scenario fieristico internazionale dei prossimi anni, infatti la preoccupazione maggiore in questo caso non è tanto il pericolo di contagio, quanto la prevedibile scarsità di visitatori e, in misura minore, le restrizioni di viaggio (aspetto questo più importante per gli esteri).
I risultati presentati sono l’insieme aggregato di tutte le manifestazioni coinvolte. Ogni singola manifestazione fieristica che ha aderito al progetto, ha ricevuto uno studio specifico sul proprio target di riferimento ed un confronto strategico con il contesto totale.
