Il sistema delle fiere (e più in generale degli eventi), si basa sull’esigenza stessa della natura umana di incontrarsi, di confrontarsi, del condividere le stesse sensazioni con altri esseri umani.
Questo è ancora più vero se si parla di costruire relazioni di Business.
L’elemento di “Human Touch” è il cardine ed il punto fondante di ogni singola manifestazione.Nessuno è in grado di comprendere quale sarà l’effettivo impatto delle nuove tecnologie (Total Connectivity, Virtual Reality and Artificial Intelligence), ma la buona notizia è che sembra che la trasformazione digitale sul nostro settore non sarà disruptive, ma piuttosto limitata e precisa per ogni singola nicchia di interesse.
La sensazione è che i servizi digitali futuri, messi a disposizione dagli operatori del settore di oggi, potrebbero e dovrebbero essere visti come opportunità di complemento dell’offerta fieristica, e conseguente opportunità di business.
Per cogliere queste opportunità, ogni fiera ha bisogno di sviluppare una chiara comprensione di ciò che è di valore per i propri visitatori ed espositori, e come evolverà questo valore in futuro.
Alla base di tutto resta il posizionare al centro della propria strategia i clienti, aumentare il proprio bagaglio di informazioni e conoscenze su di essi, per realizzare di conseguenza gli strumenti digitali in modo integrato e adeguato ai prodotti e servizi esistenti.
Recentemente, JWC ha condotto uno studio a livello globale, per il quale sono stati intervistati i leader del settore fieristico su quelli che saranno i più probabili cambiamenti derivanti dalla trasformazione digitale che il nostro settore sta subendo.
Lo studio è stato presentato all’83° Congresso UFI globale a Shanghai (novembre 2016).
I principali risultati sono stati messi in evidenza nel white paper "Digital Transformation in the Trade Fair Business".